mercoledì 18 settembre 2013

ABC degli Steroidi: Un semplice abbecedario sugli steroidi

 
(Con il seguente articolo i gestori del blog non intendono in nessun modo istigare il lettore all'uso di sostanze dopanti (regolamentate dalla legge in materia antidoping 14 dicembre 2000, n. 376 e successivi aggiornamenti, e dalla legge in materia di disciplina degli stupefacenti D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e successivi aggiornamenti) ).



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Gli steroidi anabolizzanti affascinano tanto gli atleti quanto i sedentari. Sebbene siano comunemente associati alla forza, alla potenza e alle gare di bodybuilding, gli scoop dei mass media in questi ultimi anni hanno reso chiaro che gli steroidi si sono infiltrati pressoché in tutti gli sport. Eppure le informazioni al riguardo sono confuse , contraddittorie e anche menzognere. Ecco perché vi occorrono risposte chiare alle domande più comuni sugli steroidi anabolizzanti.

Anzitutto:

Cosa sono gli steroidi anabolizzanti?

In parole povere, gli steroidi anabolizzanti sono o lo stesso testosterone o le sue versioni sintetiche manipolate strutturalmente per enfatizzare gli effetti anabolici rispetto a quelli androgeni. 1 "Anabolico" si riferisce proprio a quello che volete ottenere dagli steroidi, appunto un incremento della sintesi proteica nei muscoli. "Androgeno" indica gli effetti del testosterone sulla crescita della prostata, sulla calvizie di tipo maschile e sull'acne - cose indesiderate dagli steroidi.

Sebbene una sostanza che controlli le caratteristiche maschili fosse stata postulata fin dai tempi antichi, solamente nel 1935 gli scienziati tedeschi riuscirono a sintetizzare il testosterone. Negli anni Quaranta le ricerche su molti possibili benefici medici valutarono di tutto, dalla cura delle malattie che comportavano catabolismo fino all'osteoporosi nelle donne. Il problema era, però, che doveva essere usato in forma iniettabile.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ampie dosi di steroidi,
come quelle assunte normalmente dagli atleti,
aumentano il numero di recettori degli androgeni.
 
 

Se assunto oralmente, il testosterone è rapidamente degradato nel fegato durante un processo chiamato "metabolismo del primo passaggio". Per evitarlo, i chimici che lavoravano sugli steroidi svilupparono le forme orali che resistevano alla degradazione nel fegato. Gli steroidi orali, oltre alle forme iniettabili migliorate che enfatizzavano gli effetti anabolici rispetto a quelli androgenici, apparvero per la prima volta durante la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta.

Il termine "steroide" confonde spesso sia i mass media sia il pubblico. Si riferisce a certe caratteristiche strutturali di una sostanza oltre alla sostanza stessa che viene ricavata dal colesterolo. Testosterone, estrogeno, cortisolo, pregnenolone, DHEA e aldosterone sono tutti steroidi, ma soltanto quelli basati sul testosterone sono considerati anabolici.

Gli steroidi anabolizzanti presentano diversi rapporti tra caratteristiche anaboliche e androgeniche, oltre ad altre particolarità e a differenti proprietà di conversione delle sostanze. Alcuni steroidi anabolici (AS) possono convertirsi in diidrotestosterone (DHT) per mezzo dell'azione di un enzima che si chiama 5-alfa reduttasi. Il DHT è considerato molto androgenico ed induce effetti collaterali come ingrossamento della prostata, acne e calvizie di tipo maschile.

Altri steroidi non si convertono in DHT ma possono trasformarsi in estrogeni per mezzo di un altro enzima, l'aromatasi - il testosterone è un di questi casi, per esempio. Un innalzamento degli estrogeni nell'uomo porta ad effetti collaterali quali ginecomastia, aumento dei depositi adiposi sottocutanei, appunto il grasso sottocutaneo, e ritenzione idrica.

Per contrastare tali effetti, gli atleti assumono farmaci che bloccano la conversione enzimatica degli steroidi. 2 Tra questi la finasteride (Proscar, Propecia), che cura la calvizie di tipo maschile e l'ingrossamento della prostata, e il tamoxifene citrato (Nolvadex) oppure l'anastrozole (Arimidex) per ridurre la sintesi degli estrogeni ed i loro effetti.


Sembra che i principali
ormoni anabolici nel corpo
possiedano un effetto sinergico
nella crescita muscolare -
questo spiega l’attuale
popolarità di stack anabolici
contenenti testosterone,
ormone della crescita ed insulina.








Nonostante gli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti, fino a tempi recenti i medici hanno negato che avessero effetti reali sul volume e la forza. Quasi tutti i risultati erano liquidati come semplice ritenzione idrica, ma un importante studio sul New England Journal of Medicine , pubblicato nel 1996, ha decisamente dissipato quei dubbi. 3 i soggetti sono stati suddivisi tra gruppo di controllo e gruppo sperimentale ed hanno preso entrambi o un placebo o 600 mg di testosterone iniettabile la settimana. Lo studio ha mostrato in modo inequivoco che gli steroidi (in questo caso il testosterone) aumentano in misura significativa il volume e la forza oltre a confermare l'idea presente da tempo che gli steroidi agiscono meglio se assunti mentre ci si allena coi pesi.

Gli steroidi agiscono legandosi a specifici recettori cellulari chiamati "recettori androgenici". Ciò inizia una reazione a cascata nella cellula che comporta un potenziamento della sintesi proteica. Poiché tali recettori per gli androgeni sono già saturi con normali valori per il testosterone, perché assumere altro testosterone, oppure i suoi derivati anabolici, produce risultati tanto drammatici?

La risposta si trova nelle ricerche che mostrano come grosse dosi di steroidi, nelle quantità comunemente assunte dagli atleti, aumentano il numero dei recettori degli androgeni. La medesima cosa accade durante l'allenamento coi pesi ad elevata intensità, rendendo più efficiente il processo di costruzione di nuova massa muscolare attraverso un aumento della sintesi proteica nei muscoli. Ciò spiega il motivo per cui combinare l'uso degli steroidi anabolizzanti all'allenamento coi pesi dia maggiori risultati che l'una o l'altra cosa da sole.

Le ricerche mostrano anche che il numero di recettori per gli androgeni varia da muscolo a muscolo nelle varie parti del corpo. i recettori per gli androgeni sono naturalmente più abbondanti nei muscoli di collo e spalle, ossia nei deltoidi, rendendo quei gruppi muscolari, in teoria, i più predisposti alla crescita. Ma è un punto discutibile perché l'allenamento di per sé - oltre agli steroidi anabolizzanti in dosi maggiori a quelle comunemente impiegate in ambito medico - incrementa perfino il numero di recettori degli androgeni.




Studi recenti confermano
che gli steroidi promuovono
l'attività di un meccanismo cerebrale
di "ricompensa":
ciò comporta sensazioni di benessere
ed un incremento della sicurezza di sé.








Molti atleti dicono che ogni steroide anabolizzante possiede un diverso effetto anabolico. Per esempio, si dice che le iniezioni di testosterone siano la migliore scelta per aumentare volume e forza. Come si spiegano le differenze nell'effetto se tutti gli steroidi anabolizzanti sono basati sul testosterone?

La risposta qui è la scoperta dei coattivatori delle proteine cellulari che agiscono in concerto con i recettori degli androgeni ed i complessi di steroidi all'interno della cellula. Sembra che ogni diverso steroide attivi un differente coattivatore all'interno della cellula, portando ad effetti anabolici distinti. Sebbene i risultati degli studi siano ancora nuovi, i ricercatori finora hanno identificato almeno sei coattivatori dei recettori degli androgeni. 4

In ogni caso, interagire con i recettori degli androgeni non è l'unico modo in cui gli steroidi aumentano volume e forza. Gli androgeni si legano con poca affinità ai recettori cellulari dei glucocorticoidi, i recettori cellulari che interagiscono con il cortisolo, uno steroide delle surrenali. Il cortisolo è l'ormone catabolico più importante nel corpo umano, nel senso che promuove il catabolismo muscolare. Qualsiasi cosa che interferisce con l'attività del cortisolo, per esempio gli steroidi anabolizzanti, farebbe pendere l'ago della bilancia a favore dell'anabolismo, non del catabolismo.

Fino a che punto gli steroidi anabolizzanti contribuiscano all'effetto anticatabolico è argomento di discussione tra gli scienziati. Alcuni sottolineano che i recettori del cortisolo nella muscolatura sono in numero assai superiore di quelli degli androgeni. Pertanto un vero effetto anticatabolico richiederebbe dosi maggio di anabolici. Questo spiega la relazione tra dose e risultato notata spesso con gli steroidi anabolizzanti, nel senso che una crescita muscolare significativa si verifica solamente con dosi maggiori o multiple di steroidi. Gli atleti lo sanno da anni e per questo combinano vari steroidi anabolizzanti - un processo conosciuto come "stack".

Gli scienziati sono stati confusi a lungo sugli effetti anabolici degli steroidi perché, in base a motivi di ordine etico, i primi studi sugli steroidi si svolgevano usando le dosi tipicamente prescritte per la cura delle malattie. Dosi che non si avvicinavano neppure lontanamente a quelle impiegate dagli atleti, però, e considerando che i recettori degli androgeni sono saturati con valori normali del testosterone, le dosi di questi farmaci a livelli normali avevano un effetto anabolico minore nei pazienti in catabolismo e nessun effetto anticatabolico in tutti gli atleti sani. Perciò lo stesso modo in cui erano concepiti gli studi ha portato gli scienziati alla conclusione che "gli steroidi non aumentano la massa muscolare".
Studi recenti confermano perfino l'esistenza di un'altra via attraverso cui gli steroidi anabolizzanti aumentano il volume muscolare: un incremento nella liberazione di altri ormoni anabolici nel corpo, quali l'ormone della crescita e il fattore 1 di crescita insulino-simile (IGF-1). Pare che i principali ormoni anabolici nel corpo possiedano un effetto sinergico nella crescita muscolare. I bodybuilder, ovviamente, lo hanno visto per loro conto e questo spiega l'attuale popolarità di stack anabolici contenenti testosterone, ormone della crescita ed insulina. Tale stack è responsabile, in larga misura, dell'attuale numero di bodybuilding che pesano, con prevalenza di massa muscolare, oltre i 113 kg. Sempre a tale stack è da ascrivere la recente proliferazione di addomi sporgenti, un'aberrazione raramente osservata prima dell'avvento del super stack.


Un altro meccanismo ancora attraverso il quale gli steroidi inducono la crescita interessa il sistema nervoso centrale. Le ultime ricerche confermano che gli steroidi promuovono quel meccanismo a livello cerebrale di "ricompensa". Ciò porta a sensazioni di benessere, ad un aumento della sicurezza di sé ed altri effetti positivi a livello psicologico. Si pensa pure che gli steroidi promuovano l'attività dei neurotrasmettitori nel sistema limbico, nel cervello, cosa collegata ad una maggiore aggressività, ossia l'effetto popolarmente chiamato "'roid rage".
Si ritiene che le violente variazioni d'umore e la maggiore aggressività associata al testosterone spieghino perché gli uomini sono più aggressivi delle donne. Eppure la teoria della "'roid rage" pone svariati problemi. Ad esempio, le ricerche indicano che la reazione di una persona ad una dose più elevata di androgeni dipende dalla personalità, preesistente, del soggetto; in altri termini, le ipotesi di un incremento dell'aggressività forniscono a chi abusa di steroidi solo una scusa per comportarsi da pazzi. La maggioranza era già pazza prima di prendere gli steroidi. Dagli studi risulta, appunto, che gli uomini con valori più alti del testosterone tendono ad essere più calmi di altri. I più agitati sono quelli con i valori più bassi.




Altre tra le ricerche più attuali suggeriscono che gli uomini con il testosterone basso tendono ad essere depressi, confermando che il testosterone interagisce con i neurotrasmettitori cerebrali che controllano l'umore. Il testosterone può anche proteggere il cervello dall'insorgenza di malattie degenerative come l'Alzheimer. Gli uomini con il testosterone basso hanno una maggiore probabilità di ammalarsi di Alzheimer.

Un'altra comune osservazione sugli steroidi anabolizzanti è che gli atleti che li prendono tendono ad avere una percentuale di grasso corporeo più bassa rispetto a chi non li usa. Sappiamo che gli steroidi diminuiscono il grasso sottocutaneo, cosa che contribuisce a dare l'effetto di una maggiore muscolosità e vascolarizzazione.

Negli uomini avere il testosterone basso promuove un accumulo maggiore dei depositi adiposi a livello dell'addome ed alcuni studi mostrano che l'assunzione degli steroidi anabolizzanti agisce selettivamente sul grasso addominale riducendolo. Questo è importante perché il grasso addominale profondo, o viscerale, è collegato alla comparsa di patologie a carico dell'apparato cardiovascolare e al diabete.
 
le ricerche più attuali suggeriscono
che gli uomini con il testosterone basso
tendono ad essere depressi,
confermando che il testosterone interagisce
con i neurotrasmettitori cerebrali
che controllano l'umore.









Cosa dire dei molti rischi per la salute correlati all'abuso degli steroidi anabolizzanti? Come con ogni farmaco, gli effetti dipendono dalla quantità , dal tempo di assunzione e dalla risposta individuale del dato steroide. Maggiore è la dose e più lungo è il ciclo, maggiore è il rischio di effetti collaterali. I principali problemi connessi all'uso degli steroidi riguardano l'apparato cardiovascolare ed il fegato.
La maggioranza degli steroidi anabolizzanti promuove l'attività di un enzima epatico che si degrada rapidamente nelle lipoproteine ad elevata densità (HDL), un carrier ematico del colesterolo che previene le patologie cardiovascolari. I farmaci che aromatizzano, ossia che si convertono in estrogeni, come il testosterone iniettabile, non influenzano negativamente i valori dell'HDL ma l'androstenedione, un pro-ormone androgeno, si converte tanto in estrogeni quanto esercita una riduzione dell'HDL.


Gli steroidi se usati nel lungo termine possono addirittura intensificare l'attività dei meccanismi di coagulazione con problemi a carico dell'apparato cardiovascolare, per esempio infarto miocardico o ictus. D'altra parte l’abuso di steroidi abbassa i valori di una pericolosa proteina ematica chiamata "lipoproteina (a)", che è collegata ad un aumento dell'incidenza delle malattie cardiovascolari.

Nonostante i rischi a carico dell'apparato cardiovascolare comportati dall'abuso di steroidi, si sente raramente di bodybuilder o di altri atleti che prendono steroidi e muoiono per infarto o ictus semplicemente perché gli utilizzano con intelligenza. Il fatto è anche che i bodybuilder, in genere, evitano altri fattori di rischio per la patologie cardiovascolari: di solito non fumano, non sono obesi e nemmeno ipertesi. Anche l'attività aerobica che effettuano li protegge al pari dei molti integratori alimentari normalmente usati, tipo gli antiossidanti. Farmaci come il clenbuterolo, i diuretici ed i tiroidei comportano un rischio per la salute cardiovascolare , sempre se assunti in megadosi, assai diversi ed incisivi.

L'altro spauracchio connesso all'assunzione degli steroidi sono i problemi a carico del fegato. Sebbene sia vero che la maggioranza degli  steroidi anabolizzanti orali è ideata per resistere alla scomposizione nel fegato e pertanto si accumula in quell'organo, la verità è che il fegato è un organo resistente e capace di rigenerarsi da solo. Chi assume quantità eccessive di steroidi orali spesso ha una leggera itterizia, ossia una colorazione gialla degli occhi e della pelle che dipende dalla deposizione di pigmenti biliari collegati ad un incremento dell'afflusso della bile a livello del fegato.
 

Qualsiasi cosa che interferisce con l'attività del cortisolo,
per esempio gli steroidi anabolizzanti,
farebbe pendere l'ago della bilancia
a favore dell'anabolismo, non del catabolismo.







Quest'ultimo effetto, chiamato "itterizia colestatica", si verifica quando gli steroidi anabolizzanti ostruisco l'afflusso della bile e fanno gonfiare il fegato. La patologia può progredire fino a forme più gravi di problemi epatici, come la peliosi epatica, ossia cisti piene di sangue che possono portare alla compromissione del funzionamento del fegato. Questo si verifica raramente negli atleti intelligenti che tendono a utilizzare gli orali in cicli non superiori alle 6 settimane e a lasciare al fegato il tempo necessario per ripararsi.

Per quanto riguarda i tumori epatici, anche quelli sono un possibile esito dell'assunzione errata e sconsiderata degli steroidi. Comunque la maggioranza dei casi di tumori epatici collegati all'assunzione di steroidi anabolizzanti come riportato nella letteratura medica interessano pazienti ospedalizzati ai quali sono stati somministrati steroidi anabolizzanti orali per sette anni consecutivi se non oltre al fine di curare malattie come l'anemia e non riguardano gli atleti.

Gli steroidi elevano veramente i valori enzimatici del fegato ma alcuni di quegli enzimi si ritrovano pure nella muscolatura ed aumentano nel sangue come conseguenza dell'allenamento pesante. Le ricerche più attuali hanno concluso che il problema di un innalzamento degli enzimi epatici indotto dagli steroidi è esagerato e che i medici dovrebbero tenere presenti pure gli effetti dell'attività fisica.

Certi steroidi, come il testosterone, possiedono un effetto di feedback negativo per il corpo, portando ad una riduzione o ad un blocco della produzione di testosterone (dose e tempo dipendente). Ciò potrebbe avere ripercussioni sulla fertilità se il testosterone non torna a valori normali una volta che l'atleta ha cessato l'uso degli steroidi trascurando il ciclo di riattivazione dell’HPTA. I valori ormonali tornano quasi sempre alla normalità, comunque, come confermato dall'abbondanza della prole degli ex utilizzatori di steroidi.

Quasi tutti gli altri effetti collaterali, ad esempio una riduzione dell'HDL, i problemi epatici e l'acne, sono reversibili al momento in cui si smette di prendere gli steroidi. Un'eccezione notevole riguarda le donne. Le donne che usano gli steroidi, soprattutto quelli androgenici come l'Anadrol o il testosterone, presentano spesso un aumento della peluria nel volto, ingrossamento del clitoride ed abbassamento della voce. Spesso sono effetti collaterali permanenti che suggeriscono che raggiungere una megadose di steroidi diventa facile per una donna perché il normale livello di testosterone naturale è circa pari ad un decimo di quello di un uomo.



Per combattere alcuni effetti collaterali, gli atleti
assumono farmaci che bloccano la conversione
enzimatica degli steroidi.
 
 
 
Forse l'effetto più insidioso degli steroidi anabolizzanti è che non si possa predire l'effetto che avranno sulla persona se usati a grandi dosi e ininterrottamente. Potreste diventare più grossi e muscolosi ma usandoli così potrete anche ammalarvi. Nessuno può dire cosa accadrà, soprattutto se li usate a lungo. In ogni caso le ricerche coi ratti e quelle più recenti sugli ex atleti che, in precedenza, avevano usato quantità massicce di steroidi, indicano un'accelerazione del tasso di mortalità tra quei gruppi con il passare del tempo. 5

 

Bibliografia

1 Shahidi, N.T. (2002). A review of the chemistry, biological action and clinical applications of anabolicandrogenic steroids. Clin Therap. 9:1355-1390.
2 Kutscher, E.C., et al. (2002). Anabolic steroids: a review for the clinician. Sports Medicine. 32:285-296.
3 Bhasin, S., et al. (2001). Proof of the effect of testosterone on skeletal muscle. J Endocrinol. 170:27-38.
4 Negro-Vilar, A. (1999). Selective androgen receptor modulators (SARMs): a novel approach to androgen therapy for the new millennium. J Clin Endocrin Metab. 84:3459-3462.
5 Parssinen, M., et al. (2002). Steroid use and long-term health risks in former athletes. Sports Med. 32:83-94.

 
Joe Trainer .

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